La prospettiva civica – mostra e inserto fotografico 2024

Quello civico è un punto di vista non necessariamente alternativo, rivoluzionario, conservatore o regressivo (anche se può contenere accenti di ognuno di questi orientamenti); non è nemmeno un’ottica per forza di cose nuova, d’avanguardia, disruptive come si dice di questi tempi. E solo una visuale diversa sulla società. Nel linguaggio fotografico, esiste l’espressione “mezzo campo lungo”, un tipo di inquadratura nella quale i personaggi sono abbastanza vicini da divenire riconoscibili, ma lo spazio è ancora rilevante rispetto alla figura umana. È un’inquadratura parziale, ma allo stesso tempo capace di descrivere un ambiente, collocandovi al suo interno i personaggi, con le loro relazioni, condizionamenti, opportunità: anche perché nel mezzo campo lungo le persone sono inquadrate a figura intera, non in primissimo piano, concentrandosi su emozioni ed espressioni, né da lontano, riducendole a una silhouette con pochi dettagli. La prospettiva civica è anche una scelta perché implica un punto dove collocare la camera, un luogo da dove guardare la scena. L’unica differenza tra la prospettiva civica e il mezzo campo lungo è che dietro la macchina fotografica non c’è un singolo, un autore, ma ci sono gruppi di persone che decidono di condividere una determinata visione del mondo attorno a loro. Con queste foto ho provato a dare spazio ad alcune delle tante prospettive civiche che mi è capitato di incontrare nei viaggi che faccio per realizzare i miei racconti fotografici.

Back to Top
Close Zoom