Volti, gesti, sguardi, sorrisi. Sogni, speranze e azioni quotidiane.
Una giovane donna sdraiata su un prato, con gli occhi chiusi e un sorriso accennato sul volto. La mano appoggiata sul prato, a cogliere l’energia della terra. Immersa nella natura, sta sognando. Sente dentro di sé quella forza che le permette di avere dei sogni, desiderare, accogliere, donare, ricevere. E’ la forza delle donne. Una forza che diventa comunità, condivisione, sorellanza, sostegno, gioia, allegria, gioco, curiosità, gentilezza. Una forza che è lotta per i propri diritti e ideali, ma anche capacità di ascoltare, accogliere, sostenere. La mostra di Elena Galimberti, fotografa che sa cogliere la bellezza in ogni situazione, racconta le tante sfaccettature della “forza delle donne”. Dall’immagine della donna che sogna, a quella delle donne arabe sedute in cerchio, alle bimbe che giocano, le ragazze che danzano. E, ancora, la donna musulmana che aiuta l’amica a indossare il velo. L’educatrice con una bambina in braccio. L’anziana partigiana che sorride. Due donne che si abbracciano. La donna ucraina con una corona di fiori in testa. La bimba dallo sguardo intensissimo. La Casa delle Donne. I gesti, i contatti, gli scambi. Che cos’è la forza delle donne? E’ la capacità di tenere insieme i tanti ruoli che ciascuna ricopre nella società. Avere uno sguardo sull’insieme e non solo sul particolare. Saper essere flessibili e non rigide. Saper cambiare idea lungo il proprio percorso di vita, incontrando storie, esperienze, persone. E, perchè no, la forza delle donne è anche saper riconoscere la propria fragilità. La consapevolezza. Conoscere sé stesse. Uno sguardo interiore sulla bellezza. Prendersi tempo per sognare, per poi agire nel quotidiano, nelle piccole e grandi cose, singolarmente e in gruppo. Accogliere con lo sguardo sé stesse e l’altro. Riconoscersi e vivere tutte le sfumature di complessità che rendono le donne così belle. Le donne diventano forti quando credono in sé stesse. E la forza interiore che ciascuna donna scopre dentro di sé diventa forza collettiva. Una forza che è contagiosa