Milano città di tutti, multiculturale e senza muri
Una festa collettiva del mondo, migliaia di persone di diverse nazionalità, un’unica umanità globale, sorridente e colorata. Felice di condividere la propria originalità e la propria storia con tutti i partecipanti.
Sabato 20 maggio, a Milano c’è stata una manifestazione a favore dell’accoglienza ai migranti e contro il razzismo. La manifestazione è stata organizzata dal comune di Milano e dall’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino.
La manifestazione è partita da Porta Venezia alle 14.30 e da lì si è diretta verso piazza del Cannone dove è stato allestito un palco per gli interventi finali e un concerto. Alla manifestazione hanno aderito diverse organizzazioni e, tra gli altri, il sindaco Beppe Sala e il presidente del Senato Piero Grasso.
L’idea di organizzare la manifestazione deriva dalla proposta di formare un grande network internazionale antirazzista con la collaborazione di decine di paesi in una marcia transnazionale. Da questo punto di vista Milano prende spunto anche da iniziative organizzate oltreoceano come l’Immigrant Heritage Week di New York. Sala ha infatti invitato quindici metropoli a prendere l’esempio ottenendo molte adesioni: ogni città organizzerà il proprio evento.
La scelta di Milano per l’Italia è voluta. La città è stata selezionata perché considerata profondamente multiculturale. Inoltre vanta una storia che racconta come il suo sviluppo e la sua ricchezza siano fondati proprio sull’integrazione. In questa accezione Milano diventa crocevia di culture e emblema ideale per l’accoglienza.
“Oltre ogni divergenza, l’importanza di partecipare il 20 maggio risiede nell’obiettivo comune di esternare un sentimento di solidarietà e nella fiducia verso le azioni collettive come strumento per opporsi al razzismo: questi sono i tratti comuni a tutti i partecipanti e per questo saranno così numerosi nonostante le discrepanze che li differenziano”
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